Doppio salvataggio per la Nave Aquarius. Tratti in salvo 246 profughi da due gommoni, uno si stava già sgonfiando al momento dei soccorsi. Lo sbarco è previsto ad Augusta.
03 gennaio 2017 – Doppio salvataggio per la Nave Aquarius. Tratti in salvo 246 profughi da due gommoni, uno si stava già sgonfiando al momento dei soccorsi. Lo sbarco è previsto ad Augusta.
Questa mattina la nave Aquarius della organizzazione umanitaria italo-franco-tedesca SOS MEDITERRANEE che opera in partenariato con MSF ha tratto in salvo 246 profughi da due gommoni in difficoltà al largo delle coste libiche. Entrambi gli interventi si sono svolti su segnalazione e con il coordinamento dell’MRCC,a sole 24 ore dall’operazione di salvataggio che ieri, 2 gennaio, aveva già consentito di trarre in salvo altri 114 profughi, tutt’ora a bordo della nave.
Il primo intervento è iniziato intorno alle 8.00 del mattino.116 profughi sono stati tratti in salvo da un gommone individuato dall’equipaggio della Aquarius mentre la nave si stava già dirigendo verso un’altra imbarcazione, nel tratto di zona SAR a nord di Tripoli. A bordo del gommone si trovavano solo uomini, tutti privi di giubbotti di salvataggio e con addosso soltanto leggeri vestiti estivi. Il gommone era sovraffollato e molti dei profughi a bordo erano seduti sui bordi dell’imbarcazione e con i piedi nella gelida acqua del Mediterraneo, la cui temperatura la mattina in questo periodo è di circa 12 gradi. Il salvataggio è stato ultimato senza troppe difficoltà nonostante le condizioni climatiche fossero in via di peggioramento.
Con 230 profughi già a bordo la Aquarius ha quindi ripreso la rotta per il gommone precedentemente segnalato (che nel frattempo era stato già soccorso dalla Guardia Costiera) quando una nuova richiesta di intervento del MRCC ha segnalato una terza imbarcazione in difficoltà, a circa 10 miglia.
Qui agli occhi dei soccorritori la situazione è apparsa subito molto più drammatica: all’arrivo della Aquarius infatti il gommone in plastica si stava già sgonfiando. Nella parte centrale dell’imbarcazione, anche questa stipata di profughi, si trovavano dei bambini e i profughi a bordo erano in preda al panico. Alcuni si sono lanciati in acqua, altri si sono aggrappati alle cime della nave: il SAR team di SOS MEDITERRANEE ha dovuto mettere in acqua contemporaneamente entrambe le lance di salvataggio per fronteggiare la situazione. Nonostante il caos e il panico il salvataggio è andato a buon fine e non ci sono stati incidenti. I bambini sono subito stati affidati alle cure del team di MSF, partner medico a bordo della Aquarius e stanno tutti bene.
La nave Aquarius si sta dirigendo adesso al porto di Augusta. Non è ancora chiaro se i 360 profughi a bordo potranno sbarcare nella tarda serata di mercoledì o giovedì mattina.
È solo il terzo giorno del nuovo anno e ammontano dunque già a tre i salvataggi effettuati dalla nave Aquarius nel 2017. Nel corso del 2016, a partire dal mese di febbraio, SOS MEDITERRANEE ha effettuato 50 operazioni di soccorso, salvando 7.127 profughi in mare aperto, a cui si aggiungono gli altri 4.134 accolti a bordo, per un totale di più di 10.000 persone.
Photo credits: Kevin McElvaney/SOS MEDITERRANEE
SOS MEDITERRANEE opera sulla nave di salvataggio AQUARIUS, un’imbarcazione di 77 metri, in collaborazione con MSF Olanda. L’AQUARIUS ha un equipaggio internazionale: lo staff nautico, una squadra di ricerca e salvataggio (SAR) e personale medico con esperienza. La nave può ospitare sino a 500 persone.
Da quando la missione SOS MEDITERRANEE ha preso il via, a fine febbraio, sono più di 10.000 le persone salvate e soccorse a bordo della nave AQUARIUS.
Le operazioni di SOS MEDITERRANEE nel Mediterraneo Centrale sono finanziate unicamente dalla società civile. Il costo delle attività di ricerca e soccorso in mare è elevato: 11.000 euro al giorno. Per questo, per continuare a salvare vite in mare, SOS MEDITERRANEE ha bisogno di un sostegno finanziario.
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Contatto : Barbara Amodeo b.amodeo@sosmediterranee.org