Migranti, ancora morti nel Mediterraneo: 353 profughi soccorsi dalla nave Aquarius dalla mezzanotte di domenica, due donne morte per ipotermia. Da sabato, 4 i salvataggi effettuati in 24 ore.

Migranti, ancora morti nel Mediterraneo: 353 profughi soccorsi dalla nave Aquarius dalla mezzanotte di domenica, due donne morte per ipotermia. Da sabato, 4 i salvataggi effettuati in 24 ore.

4 Dicembre 2016 – Migranti, ancora morti nel Mediterraneo: 353 profughi soccorsi dalla nave Aquarius dalla mezzanotte di domenica, due donne morte per ipotermia. Da sabato, 4 i salvataggi effettuati in 24 ore.

Tra sabato e domenica la nave Aquarius di SOS MEDITERRANEE, organizzazione umanitaria italo-franco-tedesca che opera in partenariato con MSF, ha effettuato 4 operazioni di salvataggio nel mar Mediterraneo ed una quinta operazione di trasbordo di altri 152 profughi salvati da una nave mercantile. Tutti gli interventi sono stati coordinati dal MRCC.

Dopo un primo salvataggio sabato mattina, che ha consentito di trarre in salvo 143 persone a bordo di un gommone che aveva già cominciato a imbarcare acqua, poco dopo la mezzanotte di domenica il SAR team di SOS Mediterranee è entrato nuovamente in azione. Soccorsa, su segnalazione del MRCC, una piccola barca di legno con a bordo 31 profughi, tutti uomini. 26 provengono dal Bangladesh e 5 dalla Nigeria, tra loro 14 sono minori di cui 12 non accompagnati. L’operazione si è conclusa intorno all’una del mattino.

Il terzo salvataggio ha avuto luogo intorno alle 3.50 della mattina quando, sulla base di una nuova segnalazione del MRCC, la Aquarius ha avvistato un gommone sovraffollato e già quasi sgonfio. I 146 profughi a bordo, quasi tutti nigeriani (142), erano in forte stato di agitazione e solo grazie all’intervento del SAR team e dei mediatori culturali di MSF la situazione è tornata sotto controllo, consentendo di ultimare l’operazione. Due donne sono state rinvenute prive di sensi a bordo del gommone e trasportate sulla Aquarius per ricevere cure immediate. Purtroppo, nonostante gli intensi sforzi del team medico per la rianimazione, sono spirate poco dopo. Secondo quanto riferisce il team medico di MSF a bordo della Aquarius entrambe erano in gravi condizioni d’ipotermia quando sono arrivate alla clinica di bordo. La sorella di una delle vittime era tra i profughi soccorsi ed è stata in grado di effettuare il riconoscimento del corpo. Tra i sopravvissuti 70 sono gli uomini e 76 le donne, di cui 4 in stato di gravidanza. 24 i minori, di cui 21 non accompagnati.

SOS MEDITERRANEE / Medicines sans frontieres; 2nd rescue of a rubber boat in the early morning of 04.12.2016; Photo: Laurin Schmid/SOS MEDITERRANEE

Un altro intervento alle 7.00 del mattino, quando il SAR team della Aquarius ha soccorso altre 24 persone (23 uomini e una donna, 22 etiopi e 2 gambiani, 17 i minori, tutti non accompagnati) a bordo di un piccolo gommone in buone condizioni e di buona qualità, individuato e monitorato dalle navi container Alexander Maersk e Vos Thalassa.

La giornata si è conclusa infine con il trasferimento sulla Aquarius di 152 profughi tratti in salvo dalla nave mercantile OOC Tiger. Si trovavano a bordo di un gommone e una barca di legno. Si tratta di 108 uomini e 44 donne, di cui sei in stato di gravidanza, 11 minori di cui 6 non accompagnati e due sotto i 5 anni. La maggior parte (112) proviene dalla Nigeria.
“Le buone condizioni climatiche ed il mare piatto sono stati veramente d’aiuto, ma nel Mediterraneo durante l’inverno il tempo può cambiare molto rapidamente e con onde alte anche solo 1 metro sarebbe stata una tragedia ancora più grave”, afferma Mathias Menge, Coordinatore SAR.

Anche se il mare al momento è piatto, le temperature sono in diminuzione e secondo MSF, partner medico a bordo della Aquarius, c’è da aspettarsi che siano sempre di più i casi di ipotermia. Il che può essere fatale, come è stato purtroppo, nonostante tutti gli sforzi compiuti per la rianimazione, per le due donne che sono morte questa mattina.

I 143 profughi salvati sabato mattina erano stati trasferiti già ieri a bordo della Phoenix (MOAS) che sta rientrando in Italia. Attualmente si trovano dunque a bordo della Aquarius 353 persone, 232 uomini e 121 donne (10 in stato di gravidanza). 66 sono i minori, 56 dei quali non accompagnati e due i bambini sotto i 5 anni.

Le traversate non si fermano con l’arrivo della stagione invernale: l’anno scorso nel mese di dicembre sono stati più di 9600 (dati del Ministero dell’Interno) i profughi salvati in mare nel Mediterraneo. La Aquarius è al momento l’unica nave di ricerca e soccorso della società civile nella zona SAR (Search and Rescue) e sarà la sola a continuare senza interruzioni le operazioni di ricerca e soccorso durante tutto l’inverno.

SOS MEDITERRANEE opera sulla nave di salvataggio AQUARIUS, un’imbarcazione di 77 metri, in collaborazione con MSF Olanda. L’AQUARIUS ha un equipaggio internazionale: lo staff nautico, una squadra di ricerca e salvataggio (SAR) e personale medico con esperienza. La nave può ospitare sino a 500 persone.
Da quando la missione SOS MEDITERRANEE ha preso il via, a fine febbraio, sono più di 8000 le persone salvate e soccorse a bordo della nave AQUARIUS.
Le operazioni di SOS MEDITERRANEE nel Mediterraneo Centrale, finanziate unicamente dalla società civile, sono assicurate fino alla fine del 2016. Ma il costo delle attività di ricerca e soccorso in mare è elevato: 11.000 euro al giorno. Per questo, per continuare a salvare vite in mare, SOS MEDITERRANEE ha bisogno di un sostegno finanziario.

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