UNA NUOVA VITA E UN RICONGIUNGIMENTO A BORDO DELL’AQUARIUS – Diario di bordo
Aquarius, Martedì 13 settembre 2016
Forti emozioni sull’Acquarius in questi giorni.
E’ sempre un momento di forti emozioni quando salviamo persone in pericolo nel Mar Mediterraneo. Emozioni travolgenti, quando vediamo i loro volti rilassati e riconoscenti nel momento in cui capiscono di essere ormai al sicuro sulla nostra imbarcazione. Emozioni incredibili, quando ci raccontano le loro storie. Ma in questi giorni c’è un diverso e meraviglioso tipo di emozione qui a bordo.
Con l’aiuto di Jonquil, ostetrica di Medici Senza Frontiere, la mattina del 12 è nato un bambino, solo poche ore dopo che la madre, Faith, è stata tratta in salvo da un piccolo gommone stipato di persone.
Un bambino sano, nato esattamente alle sette del mattino sull’ Aquarius, al centro del Mediterraneo. Nato in acque internazionali da genitori nigeriani che in quel momento dovevano ancora deciderne il nome.
I suoi genitori, Otas e Faith, e i due fratellini più grandi Vittoria (7 anni) e Rollres (5 anni) sono stati salvati da un gommone sovraffollato 24 ore prima.
Attualmente sono 392 le persone a bordo dell’Aquarius dopo che due gommoni sono stati soccorsi lunedì mattina. In 154 hanno meno di 18 anni, tra loro ci sono 10 bambini sotto i 5 anni ed ora sono 4 i bambini di meno di un anno. 141 di coloro che hanno meno di 18 anni viaggiano da soli, senza un genitore o un tutore che li accompagnano.
Mamma Faith racconta “Ero agitatissima sul gommone, seduta sul fondo con le altre donne e i bambini. In preda al panico, pensavo che sarei andata in travaglio. Sentivo il mio bambino muoversi, lo sentivo andare su e giù. Ho avuto contrazioni per tre giorni. ”
Jonquil, Ostetrica di MSF ha fatto nascere il bambino: “una nascita davvero normale in condizioni pericolosamente anormali. Sono piena di orrore al pensiero di quello che sarebbe successo se questo bambino fosse arrivato 24 ore prima; in quel gommone insicuro, con il carburante sul fondo dove siedono le donne , stipate, senza spazio per muoversi, in balia del mare. ”
Tutti sono felici a bordo della dell’Aquarius, non solo gli orgogliosi genitori e i due fratelli. Newman Otas sta bene e dorme molto.
Poche ore dopo il primo emozionante e meraviglioso momento di questa giornata, abbiamo accolto un trasferimento di persone da una nave della Marina italiana. Sono stati salvati nello stesso momento in cui abbiamo soccorso i due gommoni – ma in una diversa posizione, a nord est di Tripoli, al largo della costa libica. L’Aquarius accoglie altri 139 bambini, donne e uomini provenienti da 11 paesi diversi.Adesso abbiamo in totale 392 ospiti a bordo.
Durante il trasferimento una madre e i suoi due giovani figli diventano inquieti.
Possiamo sentire che sta succedendo qualcosa. Lei spera, aspetta qualcosa.
Pochi minuti dopo capiamo. Vediamo affiorare la sua emozione, la donna corre al mezzo ponte. Tra i baci e le lacrime sta abbracciando un uomo che è appena arrivato con il trasbordo dalla nave della Marina. E ‘suo marito e il padre dei suoi 2 figli. Anche i ragazzi saltano sul ponte e abbracciano le gambe del loro papà.
“Siamo stati separati su questa spiaggia, da qualche parte ,in Libia. Non mi ricordo tutto. Ci sono stati degli spari e ci hanno costretti a salire sui gommoni. Mio marito è dovuto salire su un gommone diverso. Io e i miei 2 figli abbiamo dovuto prendere l’altro, è successo tutto così in fretta “, dice la madre.
Dopo 10 terribili ore sul mare su un gommone sovraffollato soccorso da SOSMEDITERRANEE e una notte sull’ Aquarius senza alcuna notizia del loro caro, la famiglia si è riunita a bordo della nostra nave di salvataggio.
Questo lunedì è stato denso di emozioni profonde, di lieto fine, di nuovi inizi, di risate, canzoni, preghiere e sorrisi sui tanti diversi volti qui a bordo del Aquarius – compresi quelli delle squadre esauste di SOSMEDITERRANEE e MSF.
Testo: René Schulthoff
Traduzione: Barbara Amodeo
Photo Credits: Marco Panzetti/SOS MEDITERRANEE
Video: Marco Panzetti
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