Sul Mediterraneo di questi giorni non c’è bisogno di essere superstiziosi…
Aquarius, domenica 15.01.2017
È mattina presto di domenica 15 gennaio; dopo un lungo viaggio su un mare agitato, la Aquarius sta entrando finalmente nel porto di Messina per sbarcare 300 passeggeri; 193 di loro sono stati trovati a bordo di un gommone sovraffollato, lo stesso all’interno del quale giacevano anche due cadaveri.
Non ci si può abituare a questo tipo di situazioni, ma purtroppo la maggior parte dei soccorsi di SOS MEDITERRANEE non vanno diversamente, questa non è la prima volta che capita ed è risaputo che uno scenario simile può far parte della missione.
Venerdì 13 gennaio, i marinai superstiziosi dell’equipaggio temevano che potesse accadere qualcosa di terribile.
Presto detto, poco dopo colazione, avevamo già ricevuto la prima chiamata dall’ MRCC, che ci indicava la posizione di un gommone a rischio di naufragio.
Mezz’ora dopo, un’altro appello, con un’altra postazione. E un’altra ancora. E quando stavamo raggiungendo la più vicina di quattro postazioni indicate, il Capitano della Aquarius ha avvistato ancora un altro gommone con il suo binocolo.
Dopo mezz’ora , i nostri RHIB erano in acqua, diretti verso l’imbarcazione in avaria. Dal ponte di prua, il gommone sembrava in buone condizioni, gonfio. L’operazione di recupero sembrava « nella norma ». C’era persino il sole e poco vento. Pensavamo – speravamo – una normale operazione di soccorso.
Finché Max, il vice-coordinatore SAR ha annunciato via radio: « Due persone prive di coscienza sul gommone. Polso da rilevare ».
Finché Max ci ha confermato via radio: « Nessun polso rilevato, sono morte. I corpi sono freddi ».
Finché dal ponte di poppa della Aquarius abbiamo contato lentamente le persone tratte a bordo : 193.
Finché i soccorritori non sono tornati in dietro per recuperare dal gommone i corpi, in due sacchi mortuari bianchi.
Finché la squadra medica MSF, condotta l’autopsia, ha rilevato che uno dei due deceduti era un ragazzo di soli 15 anni.
Finché alcuni testimoni hanno spiegato all’assistente umanitario di MSF che le due vittime probabilmente erano state schiacciate e soffocate in un momento di panico generale a bordo del gommone, quando dalla costa libica erano partiti degli spari.
Finché abbiamo realizzato che 193 persone a bordo di un gommone era un record terribile per noi: « Non ho mai visto così tante persone a bordo di un solo gommone » ha dichiarato Alexander Moroz, il Capitano della Aquarius. « Il numero massimo riscontrato in precedenza era stato di 168 » ha aggiunto.
Questo è stato venerdì 13 gennaio a bordo della Aquarius. Sul Mediterraneo di questi giorni non c’è davvero bisogno di essere superstiziosi. Che sia venerdì 13 o meno , si sa già che qualcosa di terribile accadrà.
Testo: Mathilde Auvillain
Traduzione: Sara Gisella Omodeo
Photo credits: Anthony Jean/SOS MEDITERRANEE
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